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Da decenni il conflitto israelo-palestinese infiamma la regione, alimentando domande cruciali: chi ha ragione, chi ha torto? Chi sono i carnefici, chi le vittime? Esiste una soluzione? Per provare a fare chiarezza si deve tornare indietro nel tempo, all'Ottocento, quando il sionismo identifica la Palestina come patria per il popolo ebraico. Ma era davvero una terra senza popolo? Gli anni Venti del Novecento vedono l'intervento britannico in Palestina, con la promessa di una patria ebraica. Ma cosa ne è stato dei diritti palestinesi? E poi ancora la guerra del 1948, la pulizia etnica dei palestinesi, la guerra dei Sei Giorni del 1967. Chi ha provocato chi? C'era spazio per una convivenza pacifica? Decenni di conflitti, occupazioni e tentativi falliti di pace hanno segnato la storia di Israele e Palestina. Odio atavico o semplice questione di tempo e la pace arriverà? Oltrepassando la sottile linea tra la cruda realtà delle guerre, con il loro carico di sofferenza e perdite umane, e il conflitto virtuale sui social media, fatto di scontri verbali e disinformazione, questo libro si propone di sfidare i pregiudizi e le notizie false per permettere ai lettori di comprendere a fondo quanto sta avvenendo in Medio Oriente. “Israeliani, i nuovi nazisti” non cerca di trovare un colpevole, né di dare risposte, ma di far luce sulle legittime rivendicazioni di entrambe le parti. Un invito a comprendere la complessità di un conflitto dove due diritti si intrecciano e si scontrano da ormai troppo tempo. 

9788858154540
1 Articolo

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