Questo volume presenta uno studio sull’uso poetico della luce che opera Dante Alighieri negli ultimi canti della Divina Commedia. In particolare vengono presi in esame i canti del Paradiso (dal XXVIII al XXXIII) in cui il Sommo Poeta descrive la sua visita nell’Empireo, al fine di comprendere la natura della luce che lo caratterizza. L’Autore (di cui si riporta una breve scheda) conferisce inoltre un carattere interdisciplinare alla suo lavoro: studia infatti la luce dal punto di vista letterario (come poetica della luce), da quello scientifico (fisica della luce) da quello filosofico (metafisica della luce) approdando infine a dei risultati che chiamano in causa anche la teologia. Egli infatti sostiene che la natura della luce descritta nell’Empireo Dantesco vada definita in base al concetto teologico del Lumen gloriae, vale a dire la luce soprannaturale che permette alle anime del Paradiso di vedere e conoscere l’Essenza di Dio. Il presente saggio è di particolare interesse per gli studenti delle facoltà di Lettere, di Teologia, e grazie ad un’esposizione chiara e gradevole, anche per i semplici appassionati di Dante e della sua Commedia.
9788820983796
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