Piero Bargellini e Carlo Bo, due letterati ancora giovani ma destinati a svolgere un ruolo di rilievo nella letteratura del nostro Paese, negli anni Trenta tennero un vivace scambio epistolare incentrato sulla rivista Il Frontespizio. Muovendo da una visione cattolica della vita e dell'arte, Il Frontespizio faceva conoscere in Italia i protagonisti della cultura europea di quegli anni (Kafka, Eliot, Mauriac, Gide, Unamuno, Alain-Fournier, Rivière); scopriva e valutava, nel campo delle arti figurative, artisti come Rosai, Morandi, De Pisis, Manzù; sostituiva, all'arte per l'arte, la letteratura come vita; teneva a battesimo il movimento letterario dell'ermetismo divenendo il punto di riferimento di un gruppo di giovani intellettuali (Gatto, Luzi, Macrì) che avrebbero portato degli orientamenti nuovi e originali nel campo della poesia e dell'arte. Il carteggio Bargellini-Bo riflette la complessa e contraddittoria vivacità  della rivista, del movimento culturale che la sosteneva e fa conoscere personaggi più o meno noti.
9788821537844
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