Longobarda

Alla vigilia della morte, Rodelinda, detta Linda, è ritornata alla culla dei suoi avi, la bergamasca Val Bella, e alla casa che fu del nonno Autari, sanguigno patriarca, depositario dei valori culturali e morali connessi all'origine longobardica della famiglia. Raccontando la sua vita in prima persona, Linda ne ripercorre le tappe salienti: l'esperienza dell'occupazione germanica durante la seconda guerra mondiale; le nozze con il giovane, abile commerciante Ruggero; il trasferimento della coppia a Milano; il felice dipanarsi del ménage coniugale, fra intensa applicazione al lavoro e ritempranti evasioni fuori città . Dopo un periodo di oscillazioni fra gioie e dolori, pienezza dell'amore e consunzione delle passioni, Linda precipita in una grave crisi di identità , fomentata da una malattia che le infligge una precoce vecchiaia e dalla scoperta che Ruggero non le è più fedele. Obbedendo alle stesse oscure forze psichiche da cui sono travolte certe eroine del teatro greco, la Longobarda passa dalla tenerezza alla disperazione, dal rancore al delirio omicida. Un drammatico imprevisto sconvolge infine l'orizzonte della sua declinante esistenza. Dalla tenerezza alla disperazione, dal rancore al delirio omicida. Un romanzo appassionante sulla vita familiare, ambientato nella bergamasca val bella.