La celebre versione Vulgata di san Girolamo, in uso nella Chiesa latina per circa 1500 anni, nell’edizione preparata secondo i dettami del Concilio di Trento. Un testo che vanta il maggior numero di manoscritti (30.000 ca.) tra tutti i libri dell’antichità, studiato e citato da tutti i teologi occidentali del passato, elogiato dagli umanisti e usato come testo per la scuola, il primo a uscire dai torchi di Gutenberg (1455), dando inizio all’epoca della stampa. E testo di cui si è dovuto tener conto, a motivo dell’autorevolezza dei codici antichi usati da san Girolamo (seguace fino all’estremo dell’hebraica veritas), persino nel ricostruire gli stessi "testi originali" della Bibbia. Il volume contiene tutto l’Antico Testamento, tradotto da san Girolamo dai testi originali (con l’eccezione dei Salmi) e tutto il Nuovo Testamento nella revisione geronimiana. La presente edizione si colloca nella solco paolino-alberioniano che portò all’edizione della Volgata sisto-clementina del 1957 con le parole munite di accento, il che è un non piccolo vantaggio, specie oggi che sono diminuiti lo studio e la dimestichezza con il latino. San GIROLAMO da Stridone (Dalmazia; ca. 347-420): il più dotto tra tutti i Padri della Chiesa latina. Amico e segretario dal 382 al 385 di papa Damaso, ricevette da lui l’incarico di rivedere il testo latino della Bibbia nella versione già esistente, nota col nome di Itala. Fece, così, la revisione dei quattro Vangeli e degli altri libri del NT a Roma, che lasciò nel 385 per recarsi in Palestina, a Betlemme; qui si dedicò alla revisione dell’AT, di cui sono giunti a noi soltanto Giobbe e Salmi. Dal 391, abbandonata l’idea della revisione dell’AT, si dedicò alla traduzione dai testi originali ebraici e aramaici. Lavoro ponderoso che si protrasse fino al 406. Dei libri cosiddetti deuterocanonici tradusse dall’aramaico soltanto Giuditta e Tobia. Un’opera diversa, che però può essere considerata un aggiornamento della Volgata ai nostri giorni, è la Neovolgata, nata su espresso desiderio di Paolo VI e pubblicata (da LEV) sotto Giovanni Paolo II nel 1979. Scopo: dotare la Chiesa di un’edizione latina della Bibbia che, conservando sostanzialmente la versione di san Girolamo, la correggesse lì dove si separasse dai testi originali, usufruendo dei progressi degli studi biblici. Per l’uso liturgico e per gli studi biblici dove non è possibile avere altro.
9788821546587
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