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Jean Bernard venne arrestato in Lussemburgo il 6 gennaio 1941 dalla Gestapo, la Polizia segreta di Stato tedesca, e dopo interrogatori senza esito venne trasferito nel campo di concentramento di Dachau, che in quel momento annoverava circa 12.500 detenuti. L'allora trentaquattrenne sacerdote rappresentava per i nazisti un personaggio scomodo, perché non approvava l'annessione del suo paese fatta da Hitler. Era il numero 25487 e, in quanto sacerdote cattolico, venne assegnato al cosiddetto ''Pfarrerblock''? (''Reparto preti''?). In totale a Dachau sono passati 2.796 preti. Quando la morte già  aveva mietuto molte vittime e Jean Bernard pensava di avere chiuso ormai la sua vita terrena, all'improvviso venne rilasciato, probabilmente grazie all'influsso dell'amministrazione militare tedesca di Parigi. Scrisse allora queste pagine che si leggono come un diario. Nella loro semplicità  non tradiscono sentimenti di odio o di vendetta; soltanto raccontano avvenimenti che non possono e non devono essere dimenticati.
9788821557019
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