Con l'affetto e la preoccupazione di un padre, Paolo, l'apostolo delle genti, durante il suo viaggio in Macedonia - forse tra gli anni 65-66 d.C. - scrive al giovane episcopo Timoteo per metterlo in guardia dai falsi dottori che sono presenti nella città cosmopolita d'Efeso. Per una lettura più vicina al nostro tempo del testo paolino, ci conforta sapere che Timoteo restò uno dei pochi collaboratori di Paolo interessato in modo genuino al Vangelo e alla missione. L'apostolo delle genti è di stimolo per quanti, vescovi, presbiteri (soprattutto parroci un po' delusi e scoraggiati per gli insuccessi personali e comunitari dell'evangelizzazione e della catechesi o perché provati nel corpo e nello spirito), diaconi, laici impegnati, genitori, giovani, anziani, si sentono soli nella fede o poco sostenuti nell'esperienza dell'annuncio. In modo molto elementare, Paolo sembra dirci: ''L'importante è crederci e trovare qualcuno che ci sostenga nel nostro progetto di missione''?; e la stima per Timoteo sta a indicare che almeno qualcuno lo ha sostenuto e gli ha dato un grande aiuto nel perseverare.
9788821564413
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