Ratzinger al Vaticano II

Gianni Valente ricostruisce con grande attenzione la cronaca dell’avventura conciliare di Joseph Ratzinger, così come essa emerge nei documenti e nelle testimonianze rintracciabili negli archivi e nelle pubblicazioni sul Vaticano II. Che cosa ha fatto Ratzinger al Concilio? Ha dato un contributo personale alla stesura dei documenti conciliari? In quali battaglie si è speso? Quali idee e quali pensieri accendeva in lui la sequenza di eventi e di colpi di scena che hanno scandito le quattro sessioni conciliari? Quali erano i suoi amici e i suoi interlocutori dialettici? Seguendo Ratzinger nell’ordito concreto delle riunioni, dei voti, delle discussioni, nel lavoro di stesura e correzione dei testi del Concilio, si può cogliere la bussola che lo ha guidato nell’attraversare la propria esperienza conciliare e le stagioni successive, facendosi carico delle responsabilità di volta in volta assunte, fino a quella — umanamente vertiginosa — di successore di Pietro. «Fortunatamente c’è Ratzinger. È ragionevole, modesto, disinteressato, di buon aiuto». (Yves Congar, Diario del Concilio) «Bisognerebbe fare invitare almeno il dr. Ratzinger, teologo tanto pacifico quanto competente, a collaborare al gruppo di redazione dello schema». (Henri de Lubac, Quaderni del Concilio)