Inganno di una persona perbene. Renat@Alt (L')

Nella bassa veronese, vicino all’antica via consolare romana Claudia-Augusta, c’è un importante ospedale dove si curano i malati gravi. La psicologa Elisa Castelli, che vive con il marito e il figlio in un quartiere a ridosso delle colline di Verona, è coinvolta nella cura di alcuni di essi. A Venezia incontra periodicamente il suo analista con cui parla dei casi più complessi e di sé. Durante l’evoluzione della storia emergono i sentimenti, le emozioni e i pensieri che riversa sui pazienti che segue, ma anche cosa dà senso alla sua vita. Una situazione complicata si rivela quella di Donata Avanzi, malata oncologica, che affronta una grave crisi coniugale e anche quella di Marta Federici, un’amica dei tempi dell’università, che le confida di avere un grande dolore da sopportare. Questi ed altri personaggi ruotano attorno all’evento più importante. Si tratta dell’arrivo nel centro di cura di un’adolescente ustionata grave, che a causa del trauma ha un’amnesia su chi ha tentato di ucciderla e che dovrà compiere un difficile cammino per ritrovare un nuovo senso di integrità, tra il corpo ferito e la mente sconvolta. Le storie si intrecciano e si complicano fino al sorprendente epilogo finale. Chi è Renat@Alt? Luisa Nadalini è nata a Trecenta (Rovigo) nel 1954 e vive a Verona con le due figlie. Laureata in Psicologia presso l’Università di Padova e specializzata in Psicoterapia, lavora da circa trent’anni nel Servizio Sanitario Nazionale, dapprima nel territorio e gli ultimi quindici presso l’Azienda Ospedaliera Universitaria di Verona. Ha pubblicato circa settanta articoli scientifici ed ha partecipato come relatore a congressi nazionali e internazionali. È primo curatore del libro specialistico “La comunicazione fra servizi per la continuità assistenziale ospedale-territorio”, pubblicato da Esseditrice nel 2006. È al suo primo romanzo letterario.