"Ho spesso pensato di scrivere a Sua Santità su alcuni problemi generali della vita della Chiesa di oggi, tali come essi appaiono a un vescovo che ha avuto una vita episcopale abbastanza lunga e non poco travagliata...": sono le parole che Antonio Ferreira Gomes rivolge nel 1982 a Giovanni Paolo II, inaugurando una fitta corrispondenza epistolare con il pontefice. Il dialogo della Chiesa con la cultura e con le diverse culture; l'annuncio del Regno di Dio; il rapporto della Chiesa con la società civile e lo Stato; la dottrina sociale cristiana; la vocazione; la libertà religiosa: sono solo alcuni degli argomenti, di scottante attualità, che il vescovo di Oporto affronta. Un uomo libero che configura la libertà in riferimento all'Assoluto e che difende i diritti umani in tono profetico; che vive con entusiasmo il Concilio Vaticano II; che apre la via ad un dialogo con la cultura contemporanea. Dalla lettura di queste pagine emerge il ritratto di un uomo di Chiesa che ha abbracciato la totalità della propria funzione di vescovo: maestro, pastore e uomo di Dio. Antonio Ferreira Gomes, dopo gli studi filosofici e teologici a Roma, viene ordinato sacerdote nel 1928. Viene nominato vescovo per la diocesi di Oporto nel 1952, ma l'intransigenza delle sue posizioni in difesa della dottrina sociale della Chiesa nei confronti del regime lo obbliga a lasciare il suo Paese.
9788831174817
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