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Quando, sul fare del 411, la Chiesa cattolica d’Africa e quella donatista furono convocate in un’assise promossa dall’imperatore Onorio per sanare il secolare scisma africano, giunsero a Cartagine quasi 600 vescovi. La conferenza, svoltasi sotto la guida di un giudice imperiale, il nobile Marcellino, si protrasse per tre intense giornate i cui dibattimenti furono meticolosamente verbalizzati dalla burocrazia statale, giungendo a noi quasi per intero. Raramente si ha la possibilità di osservare gli eventi storici “direttamente”, senza la mediazione di chi racconta, ricorda, interpreta, spiega o giudica il passato: in questa preziosa circostanza è viceversa possibile. Il lettore assisterà alla verbalizzazione puntuale di un confronto serrato e denso tra due Chiese che rivendicavano la pienezza della loro dignità storica e teologica, sfidandosi sui più svariati registri: da quello biblico/ermeneutico a quello teologico – ed ecclesiologico in particolar modo –; da quello storico a quello giuridico e processuale. Le fasi decisive di un conflitto che segnò in profondità l’ecclesiologia cattolica si svolgono sotto gli occhi del lettore, senza alcun filtro. A rendere ancor più preziosa questa occasione editoriale vi è l’intervento diretto di Agostino d’Ippona: affermato vescovo cattolico, egli prenderà parte al dibattimento guadagnandosi immediatamente un ruolo di primo piano che, senza alcun dubbio, può essere definito decisivo per le sorti dell’intera conferenza. Mentre vi sono molte possibilità per leggere il pensiero che Agostino decise di affidare alle proprie opere, in quest’unico caso sarà possibile osservare l’Ipponate “all’opera”, conoscendo direttamente il suo modo di interagire con i propri interlocutori, osservando quale fosse il suo modo di dibattere e di parlare, valutando quali tecniche retoriche e intellettuali impiegasse per far valere le proprie ragioni e su quali registri impostasse il proprio argomentare. Gli Atti della conferenza di Cartagine, qui editi per la prima volta in Italia, sono molto più del verbale di un processo o di un concilio locale: sono un documento unico, uno spiraglio aperto su un passato che coinvolge in profondità la nostra idea di Chiesa, di peccato e di comunione. Questa edizione offre poi ulteriore fondamentale strumentazione documentaria: accostando agli Atti il Sommario della conferenza di Marcello – un “indice” degli Atti – e il Compendio della conferenza con i donatisti, redatto proprio da Agostino come “materiale di propaganda” cattolica, il lettore sarà in grado per un verso di colmare la lacuna degli Atti, potendo conoscere per intero i dibattimenti delle tre giornate, e, per l’altro, potrà misurare la distanza tra i verbali e il resoconto che di quell’assise fece una delle parti in causa. Per chiunque desideri conoscere una pagina importante della storia del pensiero cattolico e, insieme, voglia capire la distanza che può frapporsi tra il passato e il suo racconto, questa pubblicazione è un’occasione irripetibile.
9788831546713
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