Il libro cristiano nella storia della cultura. II: Dal VI al XVI secolo.

Dopo l’uscita, lo scorso anno, del primo volume, l’opera Il libro cristiano nella storia della cultura si arricchisce ora di questo secondo volume, che affronta i secoli medioevali, dal VI al XVI: un periodo segnato da un caleidoscopio eccezionale di rotture e passaggi rispetto ai secoli precedenti, dal punto di vista storico e sociale, ecclesiastico e culturale. Estremamente vasto è dunque anche il campo d’indagine spirituale e letterario nel quale si cimenta l’autore, sostenuto dalla sua accuratissima familiarità con l’argomento. Partendo dai codici miniati, vero «splendore del bello», e seguendo i molteplici sviluppi della cultura religiosa (la censura, l’illustrazione, l’esegesi, fino alla rivoluzione di Gutenberg e alla stampa delle prime Bibbie), il volume affronta un gran numero di scritti e di autori che caratterizzano l’arco di secoli considerato, presentandoci figure di altissimo spessore dell’esperienza cristiana di tutti i tempi. Da Gregorio Magno a Bernardo di Clairvaux, da Anselmo a Bonaventura, passando dalle mistiche come Ildegarda di Bingen, Angela da Foligno, Gertrude di Helfta, Margherita Porete, Caterina da Siena, si arriva al grande incontro con Francesco d’Assisi e la letteratura francescana, per poi proseguire con quelle che l’autore chiama le «cattedrali del Medioevo», ossia la Divina Commedia, la Summa theologiae, l’Imitazione di Cristo: un universo sconfinato che ha lasciato nei secoli impronte incancellabili. Il volume si conclude infine con alcuni classici della direzione spirituale (Teresa d’Avila, Giovanni della Croce, Ignazio di Loyola, Francesco di Sales), che compendiano altri momenti essenziali della storia del libro cristiano.